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Sala 2

La seconda sala descrive la storia delle  Miniere Amiatine dal Medioevo al XX°secolo a partire dai domini degli Aldobrandeschi e poi degli Sforza. Durante il periodo che arriva al XIII° secolo, non si hanno notizie dello sfruttamento delle miniere. È comunque certo che gli Aldobrandeschi scavarono il cinabro per ottenere coloranti e mercurio. Gli Sforza di Santa Fiora conobbero il massimo splendore nel XV° secolo: la testimonianza delle estrazioni è fornita dal Vice-Conte di Santa Fiora, Matteini il quale comunica al Conte Sforza che nel trasporto del mercurio in fiaschi di vetro, da Selvena a Talamone, dove veniva imbarcato per Roma, il mulo caricato a basto con quattro fiaschi del prezioso metallo, si era imbizzarrito, i fiaschi si erano rotti ed il mercurio perduto nel terreno.

Si descrive, inoltre, il rinnovato interesse per l’industria mineraria dalla metà del Settecento fino alla fine dell’Ottocento. Nella sala 2, dopo la conclusione del panorama storico iniziato nella sala 1, l’attenzione è rivolta all’organizzazione del lavoro in miniera. Vengono passate in rassegna le tecniche di escavazione del cinabro ed i mezzi impiegati, attraverso una descrizione dettagliata dei sistemi di coltivazione del minerale e delle modalità di organizzazione del lavoro nel sottosuolo evidenziando, in particolare, i sistemi di illuminazione, ventilazione ed armamento.