La mietitura e la trebbiatura costituivano i due momenti più importanti dell’intera annata di lavori agricoli. Era il momento in cui si raccoglievano i frutti dei campi, separando il grano dalla paglia e mettendo da parte i semi per l’annata successiva. Impugnando falci, forconi e roncole, gli uomini tagliavano il grano, raccogliendo le spighe in fasci. Le donne e i ragazzi provvedevano alla spigolatura, cioè alla raccolta di spighe rimaste nel campo. Le prime portavano anche il pranzo agli uomini al lavoro nei campi. Poi si procedeva alla trebbiatura, grazie ad una macchina a vapore o collegata al trattore con una cinghia motrice, che separava i chicchi, raccolti in sacche, delle spighe tramite battitura e la paglia, raccolta in balle o messa nei covoni. I semi venivano posti nei granai in attesa della vendita, di essere portati al mulino per la macinatura per farne farina.
