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Santuario della Madonna di Val di Prata

Il Santuario della Madonna di Val di Prata si trova nelle vicinanze del paese, lungo la via che conduce ad Arcidosso e alla montagna, con la vista panoramica che si apre sul Montelaterone e l’Amiata. Ricordato sin dal 1198 in un documento di Papa Innocenzo III° nel primo anno del suo pontificato, e attestato nuovamente nel 1218 da Papa Onorio III° che cita la Chiesa di Val di Prata in una lettera diretta al vescovo di Chiusi che vantava diritti su questa contrada, e ancora nel 1228. Dai documenti esistenti, però, si può dedurre che già prima del Mille esistesse in quel luogo una chiesa dedicata alla Vergine. All’interno è custodita la venerata immagine quattrocentesca della Madonna con Bambino detta della Consolazione. La tradizione vuole che venisse rinvenuta, miracolosamente, da una pastorella. Nel 1864 Papa Pio IX° concesse indulgenza plenaria in perpetuo a chi si confessasse e si comunicasse in Val di Prata il 4-5-6 giugno di ogni anno, anniversario dell’incoronazione della Sacra Immagine ad opera del Sacro Capitolo di San Pietro in Roma nel 1747. La facciata del Santuario è a capanna, animata da leséne angolari con una trabeazione e un portale architravato. La pianta è rettangolare, con una scarsella terminale e altari decorati a stucco ai lati: uno dedicato a Sant’Antonio ed uno alla Madonna del Carmine dove è posta una tela di Giuseppe Nicola Nasini ,raffigurante la Madonna del Carmine con Santa Teresa d’Avila, Santa Elisabetta d’Ungheria, San Filippo Neri e Sant’Elena. Due epigrafi dedicatorie ne ricordano la realizzazione nel 1691 e 1692.