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Chiesa di San Michele Arcangelo

Le origini della Chiesa risalgono al XIII° secolo, innalzata a Propositura nel 1264. Le attuali forme neoclassiche sono il frutto del rifacimento, tra il 1815 e il 1832, da parte dell’Architetto Paglierini. La facciata è stata realizzata in trachite e presenta quattro leséne che sostengono un timpano triangolare. La pianta interna è a croce latina, decorata con leséne e colonne in stile corinzio, con al culmine un cornicione sporgente su cui si innestano le volte di copertura. Sul primo altare, a destra, spicca una tela raffigurante San Carlo Borromeo in preghiera XVII° secolo opera del pittore senese Rutilio Manetti (firmata e datata 1600); nell’altare del transetto si trova la monumentale Pala di Bartolomeo Neroni detto Il Riccio, raffigurante la Madonna in trono col Bambino con Angeli e i Santi Lorenzo e Antonio Abate, opera databile tra il 1535 e il 1540. L’Altare Maggiore, realizzato in stucco, è arricchito con le statue di San Michele e San Sebastiano. Nel transetto si trova anche un’acquasantiera in marmo del XVI° secolo; l’interno di una cappellina, invece,  accoglie un tabernacolo marmoreo a muro che risente dei modelli fiorentini quattrocenteschi e attribuito allo scultore Benedetto da Maiano, realizzato intorno al 1470.