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Crocifisso Miracoloso - processione 3 maggio

Le feste di primavera sono molto ricche di significati simbolici e di valori sacri e profani. Tra queste, a Santa Fiora, ogni anno si rinnova la Festa del 3 di maggio. La tradizione vuole che qualche giorno prima le donne del paese si ritrovino per legare insieme dei mazzetti di fiori di campo fatti con le primule (dette anche lacrimose) insieme a ramoscelli di abete. Sono un omaggio alla natura “rinata”, ma allo stesso tempo rappresentano il simbolo della croce perché sono “ammazzettate”. I mazzetti sono benedetti e distribuiti durante la processione, che ha come protagonista il Crocifisso miracoloso, conservato presso il convento delle Clarisse, verso il quale la popolazione ha un atteggiamento di venerazione e devozione. Il Crocifisso, che viene traslato nella Pieve delle Sante Flora e Lucilla, forma una vera e propria sacra rappresentazione insieme ai tronchi di albero, fatti a croce che vengono trasportati anch’essi in mezzo alla folla da un uomo solo, ossia un rappresentante delle tre confraternite storiche del paese: quella di San Michele Arcangelo (Chiesa di Sant’Agostino), quella del Santissimo Sacramento (Pieve) e quella della Misericordia (Chiesa del Suffragio). Quest’ultima è caratterizzata dal tronco nero. I tronchi al loro interno sono vuoti e pesano circa 50 chilogrammi ciascuno, ma la maestria consiste nel saperli portare in mezzo ai fili che si dipanano fra le abitazioni, i loggiati e le strade strette del centro storico. L’altro protagonista della festa è il cedro, frutto così lontano da questa terra e così esotico, ma che veniva donato dai ragazzi alle ragazze come dichiarazione d’amore.