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Monumento a memoria dei minatori del Latte di Luna

Il Monumento ricorda i minatori che hanno perso la vita lavorando nello stabilimento della farina Fossile, la cui lavorazione a livello industriale sull’Amiata iniziò nel 1913. I giacimenti di Castel del Piano sono stati giudicati tra i migliori del mondo poiché hanno avuto origine da depositi di diatomee formatesi in acque dolci. I banchi sono il risultato di una stratificazione rapida e costante delle alghe, che una volta completato il loro ciclo vitale sono cadute sul fondo dei laghetti che hanno dato origine a depositi di farina fossile dello spessore di ⅘ metri. Su queste fasce si effettuavano trivellazioni mirate che portavano in superficie campioni di terreno. Il lavoro di estrazione era eseguito generalmente a cielo aperto e il materiale veniva avviato al ciclo di lavorazione su vagoncini che si muovevano su binari, mentre nelle cave con fronte limitato il materiale viaggiava su carriole spinte a braccia. Il processo di depurazione chimica avveniva nei forni di calcificazione e raffinazione sottoponendo la farina insieme al sale ad un’altissima temperatura.

Il monumento è stato inaugurato per la festa della Toscana il 20 Ottobre 2015. L’artista Cristina Pellegrini, diplomata all’Accademia di Belle Arti di Firenze, fu incaricata di studiare il disegno e presentò una serie di bozzetti ancora conservati in Comune. Tra questi fu scelto “l’Omino con lo scalpello in ginocchio”, con un mazzuolo in mano intento a lavorare un blocco di pietra. L’opera è stata poi realizzata come un bassorilievo e donata al Comune di Castel del Piano  dallo scultore Umberto Dondolini, l’ultimo degli scalpellini rimasti sull’Amiata. Classe 1939, Dondolini è l’autore di altre due sculture collocate rispettivamente in Via di Montegiovi e in Piazza Donatori di sangue. La prima rappresenta la trasformazione di un abbeveratoio per animali in fontana (2018) e la seconda è un omaggio alla presenza della storica Associazione Avis fondata ben 60 anni fa. Dondolini nella sua carriera ha lavorato anche per la Soprintendenza alle Belle Arti fiorentina e nei prestigiosi cantieri come l’Abbazia Sant’Antimo e Forte Stella all’Argentario.