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La Processione (le vesti, i labari)

La sera del 18 agosto 1878 i carabinieri e i soldati giunti ormai a notte fonda alle Bagnore, nella casa dove David era morto poche ore prima, cercarono ovunque le bandiere e i costumi indossati durante la processione. Ideati da David e disegnati da Giuseppe Corsini, che dipinse anche i labari, gli abiti furono cuciti sul Monte Labbro probabilmente nei primi di agosto. I tessuti, di cotone in più colori, bianco, rosso, azzurro e blu, erano giunti da Torino, dove Lazzaretti aveva soggiornato anni prima ospite di Don Bosco e con i tessuti le maglie di lana rossa, le fasce, i berretti, i cordoni in seta rossa e giallo-oro. Quando la cassa che li racchiudeva arrivò alla stazione del Monte Amiata, inaugurata pochi anni prima nel 1872, corse voce che dentro vi fossero fucili, che sul monte si inneggiasse alla repubblica, si predicasse il comunismo,  che si preparasse forse una sommossa.

Fragilissime ormai e già sottoposte a più interventi di recupero e consolidamento, le rare maglie rosse che si sono conservate hanno tutt'ora una forte capacità evocativa. Custodite per anni con cura, nelle fotografie che ritraggono gli antichi discepoli di Lazzaretti, qualcuno le indossava ancora, e giunto al termine della vita, volle essere sepolto con la veste della "mascherata". Il mantello di David, blu con interno rosso, proviene dalle collezioni del Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari e così il cappello piumato di manifattura francese che David indossò nella processione.